giovedì 21 novembre 2013

Solidarietà alle ragazze e ai ragazzi del liceo classico “Spedalieri”

       La recente occupazione del liceo classico “Nicola Spedalieri” a Catania e le numerose manifestazioni studentesche svoltesi negli ultimi mesi in altrettante città italiane mettono in evidenza l’inadeguatezza delle politiche scolastiche e sociali del Governo Letta e dei precedenti esecutivi. Su questi temi il circolo SEL “Graziella Giuffrida” di Catania è da sempre accanto alle lotte degli studenti e degli insegnanti auspicando una riforma che punti in primo luogo ad equiparare le risorse e gli investimenti per l’istruzione italiana a quelli della media europea.
Tale riforma dovrà necessariamente comprendere, per quanto concerne la SCUOLA di ogni ordine e grado:
- La garanzia di presenza di strutture pubbliche di qualità in tutto il territorio nazionale, che operino in reale autonomia. Per questo è indispensabile garantire “organi collegiali” democratici, aperti, che abbiano pieno riconoscimento e diritto d’intervento nella didattica e negli aspetti organizzativi.- Un programma straordinario di edilizia scolastica per mettere in sicurezza le strutture e rimuovere le barriere che limitano l’accesso ai diversamente abili.
- Un piano pluriennale di immissione in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie, coprendo tutti i posti disponibili nelle scuole, sulla base delle reali esigenze di formazione degli studenti.
- La garanzia e l’obbligatorietà di un sistema di formazione dei docenti durante tutto il percorso lavorativo, attraverso le unità territoriali di supporto pedagogico-didattico. La formazione inizia dalla nascita e le famiglie italiane, ed in particolare le donne, necessitano con urgenza di nuovi nidi pubblici e del blocco dell’aumento delle rette.
- L’attribuzione del docente di sostegno spettante agli alunni disabili nel numero di ore fissato dagli organi all’uopo preposti, inteso come nucleo indefettibile di garanzie che come tale non potrà essere in alcun modo compromesso da asserite esigenze di bilancio o di organico dell’amministrazione scolastica.
- Un finanziamento concepito per essere rivolto preliminarmente alla scuola pubblica e solo in via residuale a quella privata.

Per l’Università:

- L’attuazione di politiche ispirate dal principio che università e ricerca sono beni pubblici essenziali, le cui finalità includono ma oltrepassano abbondantemente la formazione professionale. Nel corso di questi anni l’una e l’altra sono state sistematicamente indebolite, così come le istituzioni pubbliche dedicate all’alta formazione sono state messe sotto controllo con i tagli ai finanziamenti, con l’impoverimento del personale e il blocco del turnover, e con la revisione in senso autoritario degli statuti. I meccanismi messi in atto stanno impedendo il ricambio generazionale e abbassando drasticamente la qualità della didattica e della ricerca.
- Invertire la crescente dipendenza della ricerca da investimenti privati, in modo da restituire ai ricercatori l’indipendenza culturale che è necessaria per essere punto di riferimento per il dibattito culturale del paese e per filoni di ricerca non finalizzati al profitto imprenditoriale.
- La cancellazione del numero chiuso e del sistema dei test di ingresso come metodo di accesso all’università. Ciò significa rifinanziare l’intero sistema di diritto allo studio, sia per le borse di studio (in particolare per gli studenti di dottorato il finanziamento dovrà essere sempre garantito) sia per le residenze studentesche.

Noi crediamo in una mobilitazione che debba coinvolgere gli studenti medi e universitari, tutto il personale della scuola e le famiglie, e che promuova un decisivo cambio di direzione della politica sul DIRITTO ALLO STUDIO così come sancito dalla nostra Costituzione.
Catania, 21 novembre 2013.
L’assemblea del Circolo SEL “Graziella Giuffrida”