venerdì 29 novembre 2013

Sel: inaccettabile la vendita di STMicroelectronics

La decisione della vendita da parte del governo Letta delle quote azionarie pubbliche di STMicroelectronics rappresenta per Sinistra Ecologia e Libertà un atto grave e incomprensibile per lo sviluppo industriale del Paese.
Al contrario, riteniamo che sia possibile rilanciare la microelettronica in Italia, ed in particolare il sito di Catania, attraverso la definizione di un piano industriale garantito dall'azionista di maggioranza, cioè il Governo Italiano, e non attraverso né un peggioramento delle condizioni di lavoro, né tramite vendite o cessioni. L’analoga esperienza francese ha dimostrato che intraprendere una strada diversa è possibile e sostenibile. Infatti, sotto la spinta propulsiva delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, il Governo Transalpino è entrato nella partita che si stava giocando sul rischio di chiusura-ridimensionamento del sito francese. il Governo italiano piuttosto che rafforzare il sito siciliano, assolutamente strategico per il settore della innovazione tecnologica, sceglie erroneamente di far cassa vendendo al compartecipante e quindi al Governo francese le proprie azioni, dando, nei fatti, luogo ad un disequilibrio di cui trarrà giovamento solamente la Francia. SEL si batte a livello locale e nazionale per modificare questa scellerata decisione, proponendo un maggiore flusso di investimenti sul territorio, provenienti dall’Europa e da partner privati, nel quadro di una politica industriale più generale che eviti il declino del nostro paese e la desertificazione industriale della Sicilia. 
I Circoli SEL: “Graziella Giuffrida” Catania “Casa della Sinistra” Caltagirone “Teresa Mattei” Gravina/Mascalucia “Sandro Pertini” Paternò