mercoledì 22 gennaio 2014

Comunicato su licenziamenti Micron

Nelle vicende legate alle decisioni in merito ai licenziamenti di Micron ciò che lascia basita Sinistra Ecologia Libertà è la mancanza di una motivazione di natura economica legate all’azienda, godendo infatti la Micron di ottima salute così come il settore di mercato in cui opera.
Incomprensibile risulta poi il disinteresse dichiarato circa i finanziamenti messi a disposizione dalla UE sulla micro e nano-elettronica, che prevedono un aumento dal 10% al 20% della produzione in Europa dei semiconduttori.
Nel 2013 la multinazionale ha deciso su scala mondiale di diminuire la propria forza lavoro, dunque operando con tagli al personale anche in Italia. Durante questi giorni 128 dipendenti su 324 a Catania, 223 su 507 ad Agrate, 53 su 131 a Napoli, 17 su 92 ad Avezzano sono stati licenziati.
La stessa è presente in altre realtà italiane nella Provincia di Monza e della Brianza e in Provincia di Napoli con circa 600 unità lavorative. Tutti ex lavoratori ST Microelectronics, avendo la Micron acquisito da quest’ultima un ramo d’azienda, quello dei semiconduttori.
La S.T. Microelectronics , che al momento della vendita a Micron si è impegnata a garantire i livelli occupazionali, non può rimanere inerte, ma insieme ai diversi livelli Istituzionali e Politici, deve mettere in campo progetti e procedure per evitare i licenziamenti.
Sinistra Ecologia Libertà esprime solidarietà ai lavoratori e si impegna a seguire a livello politico-istituzionale l’evolveRsi della situazione, denunciando ogni omissione e richiedendo che Governo Nazionale e ST. Microelectronics si assumano le loro responsabilità.

In una fase di forte deindustrializzazione del SUD, e della Sicilia in particolare, lo smantellamento di un settore strategico, con prospettive estremamente valide, nonché di altissimo livello professionale, non può essere in alcun modo passivamente accettato dal Governo Nazionale e Regionale.
SEL sosterrà tutte le azioni che i lavoratori intenderanno intraprendere nei prossimi giorni e si rende disponibile a qualsiasi azione di interlocuzione per scongiurare il taglio del personale in atto, considerando scellerata l’operazione effettuata da una multinazionale che nell’ultimo anno è riuscita dal decimo posto in cui era posizionata a raggiungere il quarto nella produzione dei semiconduttori, incrementando cosi di gran lunga il proprio profitto economico anche grazie ai lavoratori dello stabilimento di Catania.”
Lo affermano in una nota il Deputato nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà Erasmo Palazzotto ed il coordinatore provinciale Francesco Alparone

Coordinamento provinciale SEL CATANIA